UN’ESTATE DI ESPERIENZE
L’estate è alle porte, i ragazzi sentono la stanchezza dell’anno trascorso e noi genitori cominciamo a pensare a come poter conciliare le loro vacanze dalla scuola con i nostri ritmi lavorativi estivi; con il termine della scuola e delle attività in palestra, infatti, molti di noi sono costretti a contare sul sostegno dei nonni oppure devono affidarsi a babysitter.
Spesso ci troviamo a costruire per i più piccoli uno schema orientativo delle giornate, con momenti di gioco, riposo, movimento e socializzazione.
Sappiamo, ormai, che l’attività fisica è un aspetto essenziale in età evolutiva, tanto da essere riconosciuta dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale di bambini e ragazzi; allo stesso tempo temiamo che i nostri figli si dedichino al divano e alla tecnologia per trascorrere le giornate estive.
In realtà il bel tempo ci richiama a svolgere esercizio fisico, che ha un ruolo prioritario per la salute in età evolutiva e, oltre ad essere divertente, contribuisce a migliorare le condizioni di salute fisica e a promuovere il benessere psicologico; se praticato con regolarità e continuità, aiuta a mantenere il peso forma, allena il sistema cardiocircolatorio e respiratorio, senza contare i benefici riscontrabili anche nel miglioramento del tono dell’umore, dell’autostima, del controllo dell’emotività e nell’incremento della consapevolezza del sé. Se, poi, riusciamo a coniugare l’attività fisica con la socializzazione, abbiamo costruito l’estate perfetta!
COSA PROPORRE
Per evitare il rischio di sedentarietà in estate, può essere molto utile iscrivere bambini e ragazzi a centri estivi in città o campus fuori porta che prevedano sia un tempo dedicato all’attività fisica, senza inutili stress da allenamento, sia laboratori creativi o attività da svolgere a contatto con la natura.
Gli adolescenti possono essere indirizzati a programmare momenti da trascorrere con gli amici, magari andando al parco, in piscina o in bicicletta. Da non sottovalutare le passeggiate in montagna, o all’aria aperta con il proprio animale da compagnia.
I Centri estivi rappresentano l’alternativa moderna delle colonie estive in voga negli anni settanta del XXI secolo: finita la scuola, i piccoli avevano la possibilità di trascorrere insieme un periodo di vacanza, solitamente in una località di mare o di montagna, dove venivano coinvolti in attività di gioco e di educazione molto importanti per la crescita; sperimentavano la lontananza dalla famiglia e mettevano alla prova la propria autonomia.
Oggigiorno facciamo riferimento a campi gioco allestiti da diverse associazioni e realtà del territorio che hanno lo scopo esplicito di offrire ai bambini esperienze ludiche e formative.
Si tratta, infatti, di un’esperienza di vita umana e associativa ricca di significato dove si ha l’opportunità di costruire incontri veri con gli altri, capaci di andare oltre la formalità e la fretta.Tra giochi all’aria aperta, sport e attività ricreative, in molti Centri estivi si trova anche il tempo necessario per lo studio, con personale preparato che aiuta i bambini nello svolgimento dei compiti delle vacanze.
Secondo un sondaggio svolto dall’American Camp Association, associazione statunitense che si occupa, dei “summer camp” e dei campus in generale, il 96% dei piccoli intervistati ha affermato che la frequenza di un campus li ha aiutati a trovare nuovi amici, mentre il 93% ha dichiarato di aver conosciuto comunque bambini diversi. Il 92% ha ammesso di aver tratto benefici per quanto riguarda l’autostima, mentre il 76% ha sostenuto di aver finalmente fatto cose di prima aveva paura.
Secondo il terapeuta Michael Ungar, intervistato dalla rivista Psychology Today, è importante fare in modo che i bambini possano intraprendere esperienze al di fuori dell’ambiente familiare protetto e sperimentare “un po’ di rischio”, diventando quindi responsabili per se stessi, per sviluppare la “capacità di resistenza” e gestione dello stress, necessarie per tutta la vita.
EFFETTI POSITIVI
Frequentare un Centro estivo, che sia residenziale oppure giornaliero, produce effetti positivi su molti aspetti della crescita dei nostri figli. In particolare, la dott.ssa Gloria Palermo, psicopedagogista, pedagogista clinico e consigliere regionale UNIPED della Lombardia, sostiene come queste attività estive siano occasioni per creare nuove relazioni. I bambini socializzano non solo con i coetanei, ma anche con adulti diversi dai genitori: imparano a costruire amicizie oppure a gestire i conflitti.
Un altro aspetto positivo riguarda il miglioramento dell’autostima:sperimentare le varie attività proposte permette al bambino di sentirsi sicuro delle proprie abilità, anche con l’aiuto di qualche educatore qualificato che lo aiuterà a trovare qualcosa cui appassionarsi e di cui essere orgoglioso. Se i bambini si sentono competenti e sicuri, riusciranno a risolvere meglio i problemi in nuove e varie situazioni.
Come abbiamo già accennato si fa esercizio fisico e vi è un equilibrio giusto tra routine e tempo non strutturato; si fanno numerose attività e giochi di squadra, favorendo il senso di appartenenza a un gruppo e portando benefici sulla capacità di condivisione.
Infine, offrono ai bambini sia la percezione di radici culturali comuni sia la possibilità di capire chi ha culture molto diverse dalle loro.
QUALCHE ATTENZIONE
La prima questione da tenere presente è sicuramente che i Centri estivi hanno un costo, per cui è bene valutare il rapporto tra la proposta offerta e la quota richiesta per partecipare.
Inoltre occorre verificare la preparazione degli educatori, in modo da fare una scelta consapevole sia che si scelga un Centro estivo qualificato, sia che preferiamo un centro estivo affidato a ragazzi anche molto giovani e inesperti.
I genitori talvolta interpretano il centro estivo come strumento per delegare l’organizzazione del tempo libero ai propri figli, senza considerare che questo può creare un pregiudizio nella partecipazione dei figli all’attività; allo stesso modo un genitore che si lascia prendere dalle ansie può condizionare l’approccio stesso del bambino al centro estivo.
Per concludere, la decisione di iscrivere i bambini a un centro estivo richiede attenta considerazione. La chiave è valutare attentamente le esigenze specifiche della famiglia, il bilancio disponibile e i desideri dei bambini. Un approccio equilibrato che contempli momenti di relax, apprendimento strutturato e opportunità sociali può contribuire a garantire un’estate soddisfacente per tutti i membri della famiglia.
Il Centro per le Famiglie promuove le attività estive di alcune realtà territoriali con cui collaboriamo, per le quali rimandiamo al nostro sito e ai profili social.
Sitografia
https://www.nostrofiglio.it/bambino/tempo-libero/benefici-e-rischi-dei-campus-estivi-per-bambini
https://www.buonalavita.it/nutripiatto/oltre-la-nutrizione/attivita-fisica-bambini-in-estate
https://www.sterilfarma.it/blog/campi-estivi-tutti-i-vantaggi-per-la-crescita-dei-bambini