A Natale puoi…

A Natale puoi…

Il periodo di Natale è magico, risveglia in ciascuno di noi ricordi ed emozioni legati alla nostra infanzia. In particolare chi ha vissuto positivamente l’attesa del dono e la leggenda di Babbo Natale, tende a riproporre ai propri figli quella magia; ma anche chi ha un brutto ricordo legato al Natale, riesce a comprendere quanto sia affascinante per un bambino la presenza misteriosa del vecchio San Nicola.

La tradizione vuole che questo periodo sia dedicato alla ricerca dei desideri cui Babbo Natale potrà dare soddisfazione nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.

Ma perché a Natale si fanno i regali? Quali sono le origini e il significato di questa tradizione? 

Un po’ di storia
L’origine del gesto del regalo si fa risalire, comunemente, all’antica Roma, durante le festività dedicate al Dio Saturno protettore delle semine. L’usanza era di organizzare banchetti e di scambiarsi regali. 

Con l’avvento del cristianesimo furono mantenuti i giorni di festa che divennero Natale, Capodanno ed Epifania e i regali divennero simbolo dell’episodio evangelico dei doni offerti dai Re Magi per la nascita di Gesù.
Verso la fine del Medioevo si iniziò a fare dei doni ai bambini perché ricordassero la nascita di Gesù come un momento di gioia, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui si stabilisce il Natale come la festa della famiglia per eccellenza, per cui il dono venne esteso a tutti.

L’importanza del dono
Prendiamo in considerazione le parole: regalo e dono sono spesso utilizzati come sinonimi, in realtà hanno significati profondamente diversi.
Il termine regalo era riferito anticamente ai doni che i sudditi dovevano presentare al re, fa riferimento quindi ad un un tributo, più legato a un dovere. 

Il termine dono, invece, si lega all’atto di donare all’altro gratuitamente e in maniera disinteressata, caratterizzandosi così come autentica espressione di affetto. In questo senso il pacchetto sotto l’albero diviene qualcosa che regala emozioni e che comunica il nostro affetto alla persona che lo riceve. Il dono che si scambia, infatti, è una forma di comunicazione che sostituisce le parole e se effettivamente pensato per il ricevente, diventa un’attività creativa ed empatica, che risponde al desiderio dell’altro.


I benefici del donare

Non c’è da stupirsi se l’atto di fare regali ci lascia con un vissuto emotivo positivo. Anche l’evidenza scientifica dimostra come l’altruismo si colleghi con la felicità.

La ricerca suggerisce che facendo un atto di generosità otteniamo qualcosa di molto importante in cambio: la gioia che proviamo osservando l’altro mentro scopre il nostro dono, la meraviglia che suscita l’atto del donare in chi lo riceve, sono emozioni uniche che richiamano nel nostro cervello tutte quelle sostanze positive che ci fanno sentire bene con noi stessi e con gli altri.

Un dono frutto di un desiderio

La dottoressa Evelina Molinari, psicologa e psicoterapeuta di Humanitas Medical Care, suggerisce alcune accortezze da tenere in considerazione nella scelta dei doni da fare ai bambini.

Innanzi tutto dobbiamo ricordare che l’espressione di un desiderio proviene da lontano, se concediamo a nostro figlio di comprare qualcosa ogni volta che lo chiede, mettiamo in crisi la sua capacità di desiderare, cioè di guardarsi intorno, osservare, gustare e cercare di ottenere ciò che si ritiene possa soddisfare il desiderio.

Iniziamo dal rito della letterina:  “sedersi accanto per scrivere la letterina, può essere un’occasione importante per i genitori di condividere non solo il momento ma anche i pensieri e le emozioni che il bambino vive. Potrebbe essere allora l’occasione per accogliere e condividere con i piccoli  anche quelle che sono le loro fantasie. La magia del Natale è molto legata a quella che è la dimensione magica dell’infanzia, una dimensione che ha un significato evolutivo molto importante. Nel periodo natalizio rituali come scrivere la letterina, addobbare l’albero, ricreare l’atmosfera di festa, permettono al bambino di sperimentare a pieno questa dimensione fantastica che è spesso utile e necessaria per aiutarlo a sostenere aspetti più faticosi della sua crescita”.

Un secondo aspetto, non meno importante, riguarda la soddisfazione delle richieste espresse nella letterina: i bambini devono avere tutto quello che hanno scritto nella letterina? Molti studiosi ripetono da tempo quanto sia necessario per la crescita accettare la fatica, imparare l’attesa, recuperare il desiderio di qualcosa, affinché i bambini e i ragazzi rafforzino l’idea della conquista come valore positivo necessario alla soddisfazione di sé. “A seconda dell’età, insomma, i genitori possono allenare nei bambini la capacità di scegliere, che implica anche il saper rinunciare, e possono insegnare a dare valore alle cose come anche al denaro.”

Come scegliere il dono per Natale

Abbiamo detto che la scelta del dono è una questione d’empatia con la persona che lo riceve, perciò proviamo a suggerire alcune accortezze da tenere in considerazione:

  • Potremmo scegliere una cosa/esperienza che le può piacere; 
  • Pensare a qualcosa che potrebbe confortarla e farla stare bene;
  • Pensare qualcosa di utile o legato a necessità contingenti della persona;
  • Pensare a qualcosa che sia di stimolo o spinta verso il futuro.

In tutte le quattro declinazioni proposte, saremo in grado di compiere un’azione benefica verso l’altra persona e di conseguenza verso noi stessi.

Non ci resta che augurarvi buoni doni per un Natale di cuore!